Riomaggiore (SP), 28 gennaio 2025 – È “Cammini” il tema della terza edizione de “Lo sguardo di Telemaco”, un progetto ideato da Teatro Pubblico Ligure per il Comune di Riomaggiore con la direzione artistica di Sergio Maifredi e la drammaturgia di Massimo Minella. Come per “Il canto di una città” e “La voce delle cose”, gli argomenti trattati negli anni scorsi, anche “Cammini” si sviluppa da gennaio a giugno, per concludersi con la restituzione pubblica in forma teatrale delle storie portate in dote dai cittadini. Il primo passo è chiamare a raccolta tutti coloro che hanno un racconto sul cammino da condividere, siano essi abitanti di Riomaggiore, visitatori o appassionati del paese più orientale delle Cinque Terre, notissima località poco lontana dalla Spezia. Il primo incontro è lunedì 10 marzo al Castello di Riomaggiore. Chi desidera partecipare può scrivere a info@teatropubblicoligure.it o telefonare al numero 351 4472182. Informazioni e aggiornamenti sul sito www.teatropubblicoligure.it, su facebook e instagram.
«Il cammino – dichiara la sindaca Fabrizia Pecunia – è una metafora potente e universale: rappresenta la nostra capacità di esplorare, crescere, condividere e creare legami con il territorio e con le persone che lo abitano. Attraverso questa nuova edizione dello Sguardo di Telemaco dedicato ai “Cammini”, Riomaggiore diventa non solo un luogo fisico dove si intersecano bellissimi sentieri di scoperta del territorio, ma anche un luogo dell’anima, dove storie, esperienze e tradizioni si intrecciano, dando voce a chi ama questa terra e la vive. Lo “Sguardo di Telemaco” diventa occasione per ribadire il senso autentico del viaggiare, fatto di incontri e di racconti che ci arricchiscono e ci uniscono. Invito tutti a partecipare e a contribuire con le proprie esperienze, perché il cammino di ciascuno può diventare il cammino di tutti».
«Il progetto di Teatro di comunità a Riomaggiore – aggiunge Sergio Maifredi, presidente di Teatro Pubblico Ligure, ideatore e direttore de “Lo sguardo di Telemaco” – rappresenta per noi un modello di ricostruzione di cittadinanza. In un territorio fortemente lavorato dall’uomo nei secoli, modellato plasmato come un’opera di Land Art da chi il territorio lo ha vissuto, cercando con fatica di ricavarvi il pane quotidiano, il teatro diviene il mezzo attraverso il quale la comunità si racconta e le storie del passato si uniscono al presente. In questi anni edizione dopo edizione siamo diventati anche noi parte come cittadini ospiti di una comunità ricca accogliente collegata col mondo e al tempo stesso appartata, leggermente fuori dal ritmo frenetico della quotidianità».
Lungo i sentieri che si aprono da Riomaggiore si incontrano mare, monti, emozioni, parole e musica. Passo dopo passo si raggiungono, fra i tanti luoghi possibili, Manarola per la Via dell’Amore, il tracciato dell’Alta Via dei Monti Liguri, le Sorgenti, la scalinata di Monesteroli e la Chiesa di Nostra Signora di Montenero, un luogo di culto caro agli abitanti di Riomaggiore da cui si gode una vista straordinaria sul mare, la costa e l’orizzonte. Ma forse, dopo essere saliti tra i vigneti e la macchia mediterranea, è ancora più decisivo quello che non si vede ma si può facilmente intuire, la fatica di intere generazioni che hanno strappato spazio alla roccia per ottenere coltivazioni, l’addio di chi ha scelto di emigrare per cercare fortuna altrove. Nell’anno del Giubileo, i monasteri delle Cinque Terre stimolano una riflessione sui luoghi che rappresentano la connessione fra sacro e profano, tra il cammino fisico e quello interiore. Sin dalla sua ideazione, “la voce di Telemaco” si propone di costruire una memoria condivisa e questa edizione in particolare immagina una comunità che si costruisce, si racconta e si rinnova attraverso il cammino. Il cammino, inteso in senso laico, diventa metafora di un percorso collettivo in cui le storie dei luoghi e delle persone si intrecciano, creando un legame profondo tra la storia e la contemporaneità, attraverso un’esperienza spirituale e civile.
Il lavoro è diviso in tre fasi. Da gennaio a marzo: raccolta delle storie, ascolto dei cittadini e definizione di un archivio vivente di racconti, con la direzione artistica di Sergio Maifredi. Aprile e maggio: scrittura delle storie a cura di Massimo Minella, giornalista e scrittore, e confronto con la comunità nel corso di incontri pubblici; è prevista la partecipazione diretta dei cittadini che ascoltano, commentano, suggeriscono modifiche; la comunità ha un ruolo attivo nel processo creativo. Giugno: restituzione pubblica in un cammino durante il quale è previsto un momento di racconto in forma teatrale.
“Lo sguardo di Telemaco” si riferisce a due figure: l’eroe della ricerca e dell’ascolto dell’Odissea, l’uomo a caccia di radici e di senso nelle storie e nelle tracce; e Telemaco Signorini (1835-1901), che nei suoi quadri tante volte ha ritratto Riomaggiore e le Cinque Terre. Teatro Pubblico Ligure si situa a metà tra queste due visioni e usa il teatro di comunità per saldare le tracce sparse dell’identità di un luogo attraverso le parole. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale e umano di Riomaggiore, nell’epoca della globalità e del turismo di massa.
Informazioni su www.teatropubblicoligure.it
Lucia Lombardo, direttore produzione e comunicazione Teatro Pubblico Ligure
Cell. 329 0540950
Eliana Quattrini, ufficio stampa – elianaquattrini@gmail.com – Cell. 333 3902472
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