Riomaggiore, 19 agosto 2025 – Nell’immaginario collettivo le Cinque Terre evocano paesaggi verticali, vigneti sospesi e un mare che abbraccia la roccia. Da qualche anno, però, il Castello di Riomaggiore è anche un presidio di pensiero critico, un luogo dove si ragiona – fra antiche mura – sui temi che plasmano l’attualità. Con questa vocazione torna “Castello di Parole”, la rassegna culturale promossa dal Comune di Riomaggiore con il patrocinio di Regione Liguria e del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che giovedì 28 agosto 2025 alle 21.00 ospita la presentazione di Geopolitica dell’intelligenza artificiale di Alessandro Aresu (Feltrinelli).
Nel saggio, Aresu indaga l’intreccio fra potere economico, logiche di calcolo e rivalità tra Stati in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale è divenuta un’infrastruttura strategica. Il libro mostra come l’AI non stia soltanto riconfigurando le catene del valore o la sicurezza nazionale, ma stia anche forzando un dialogo inedito fra cultura umanistica e scienza dei dati: da un lato le domande filosofiche su cos’è l’intelligenza, come si formano la coscienza e l’etica; dall’altro la capacità degli algoritmi di formalizzare, quantificare e prevedere. La serata, moderata dalla curatrice Ornella D’Alessio, vede dialogare Alessandro Aresu con il geografo Giulio Panzeri, esperto di trasformazioni territoriali, per restituire al pubblico una lettura a più voci dell’impatto che algoritmi e super-chip stanno già esercitando sui nostri confini – fisici, politici e morali.
La Sindaca Fabrizia Pecunia sottolinea come l’appuntamento si inscriva in un percorso avviato lo scorso anno: «Quando, nell’agosto 2024, abbiamo ospitato Cervelli Menti Algoritmi di Tomaso Poggio e Marco Magrini, ci siamo accorti di quanta sete di comprensione ci fosse attorno all’intelligenza artificiale. Quel dialogo ha acceso interrogativi su lavoro, privacy, creatività; oggi vogliamo andare oltre, interrogando la dimensione geopolitica di una tecnologia che, mentre promette cure personalizzate e reti energetiche più efficienti, sta ridisegnando le relazioni fra potenze, mercati e persone. Invitare Alessandro Aresu significa offrire alla nostra cittadinanza – residente e temporanea – gli strumenti per leggere il mondo che arriva, affinché un piccolo borgo possa partecipare con consapevolezza alle decisioni globali”
La serata di Castello di Parole si conclude con un incontro dedicato alla nascente Strada del Vino delle Cinque Terre e Colline di Levanto, progetto promosso dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria (Imperia, La Spezia, Savona) e dal GAL La Spezia per valorizzare l’enoturismo e l’enogastronomia locali. Il progetto ha portato alla definizione di due percorsi di scoperta delle aziende produttrici del territorio, uno pedonale e uno carrabile, pensati per avvicinare il pubblico alla cultura del vino e dell’agroalimentare. Un tassello che arricchisce l’identità delle comunità e invita a scoprire un volto meno noto, più autentico e legato allo slow tourism delle Cinque Terre. Al termine sarà offerta una degustazione di prodotti delle aziende aderenti alla Strada: acciughe, limone, olio e vino.
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