Riomaggiore in sostegno di chi soffre di Fibromialgia

FIBROMIALGIA, UNA RACCOLTA FIRME PER IL RICONOSCIMENTO DI MALATTIA CRONICA INVALIDANTE Presso il Comune di Riomaggiore, nell’ufficio Anagrafe, è possibile firmare la petizione del Comitato Fibromialgici Uniti – Italia O.

Data:
4 Marzo 2021

Riomaggiore in sostegno di chi soffre di Fibromialgia

FIBROMIALGIA, UNA RACCOLTA FIRME PER IL RICONOSCIMENTO DI MALATTIA CRONICA INVALIDANTE

Presso il Comune di Riomaggiore, nell’ufficio Anagrafe, è possibile firmare la petizione del Comitato Fibromialgici Uniti – Italia O.d.V. (C.F.U.-Italia O.d.V.), volta a ottenere il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica invalidante.

La fibromialgia affligge attualmente nel nostro paese più di tre milioni di persone, in prevalenza donne di età adulta, ma negli ultimi anni sono in aumento i casi anche in pazienti di giovane età.

In Europa 14 milioni di persone soffrono di Fibromialgia, una patologia caratterizzata da dolori muscolari cronici e diffusi. Il Parlamento europeo, nel 2008, l’ha riconosciuta come malattia estremamente invalidante che rende scarsa la qualità della vita delle persone che ne sono affette ed indirettamente i loro familiari, così come rende difficoltoso il normale svolgimento delle proprie attività lavorative.

Occorre che anche l’Italia riconosca ai malati di Fibromialgia gli stessi diritti, nella cura e nell’assistenza, di cui godono i pazienti negli altri paesi europei. Non si può essere membri di una stessa comunità senza avere anche, tutti, gli stessi diritti.

Innumerevoli sono i disturbi associati alla fibromialgia (cefalea muscolo tensiva, colon irritabile, vertigini ed acufeni, disturbi della memoria e della concentrazione, parestesie con alterazione della sensibilità, sindrome delle gambe senza riposo, disturbi genitourinari e stanchezza cronica).

Tali disturbi sono comuni anche ad altre patologie quali malattie reumatiche, neurologiche, oncologiche ed endocrine ed altre ancora e questo rende difficile individuare la malattia e costringe i malati a un lungo e costoso peregrinare presso medici specialisti, che spesso non conoscono la patologia.

Molti dei sintomi evidenziati da questa patologia non trovano riscontro con esami clinici o strumentali e per questo la fibromialgia viene chiamata “malattia invisibile”, anche perché non essendo inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), non dà diritto alle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini. Il CFU-Italia ha già avviato con il ministero della Salute, a tutela dei malati fibromialgici, un percorso per l’inserimento della fibromialgia nei LEA.

Si invitano quindi i cittadini a recarsi presso il Comune per firmare la petizione (possono firmare tutti i cittadini residenti, sia italiani che stranieri, esibendo un documento d’identità).

 

Ultimo aggiornamento

8 Marzo 2021, 09:59

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