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San Martino e il povero L’11 giugno 1633 Lorenzo Bonanni, notaio residente a Riomaggiore, è chiamato dai massari della chiesa di S.

San Martino e il povero

L'11 giugno 1633 Lorenzo Bonanni, notaio residente a Riomaggiore, è chiamato dai massari della chiesa di S. Giovanni Battista ad attestare quanto raffigurato in un'opera di marmo collocata sul nuovo pulpito.

Ricette e canzonette

Un manoscritto, trovato casualmente a Riomaggiore, contiene quarantuno ricette per curare diverse malattie, alcune anche gravi, e due canzonette, una delle quali riguardante la vittoriosa resistenza dei Genovesi contro Austriaci, Inglesi e Piemontesi nel 1747.

Una epigrafe e tre bassorilievi

In una piccola stanza del campanile della parrocchiale di S. Giovanni Battista si trovano alcuni reperti che possono illuminare importanti momenti della storia della chiesa e della comunità di Riomaggiore.

1545: Manarola e Riomaggiore respingono l'assalto del corsaro Dragut

Una relazione del podestà di Riomaggiore e Manarola, inviata l'11 luglio 1545 alle autorità genovesi, descrive un avvenimento straordinario per la storia delle Cinque Terre: una giornata terribile con un finale imprevisto e fortunato.

Non solo vino. Acciughe salate e reti da pesca

Un padrone di barca di Cornigliano (Genova), Benedetto Tubino q. Antonio, il 18 luglio 1643 dichiarò di aver caricato a Riomaggiore una buona quantità di acciughe salate. Si trattava di “undici barili, due mezzi barili, e quattro quartarole”, per un peso totale di circa trecento chilogrammi di pesce conservato sotto sale, comprato “da più persone in questo luogo di Riomaggiore per condurle a detto luogo di Cornigliano”.