Il Consiglio comunale di Riomaggiore approva il debito fuori bilancio di 151mila euro per un appalto affidato nel 2006

Il Consiglio comunale di Riomaggiore approva il debito fuori bilancio di 151mila euro per un appalto affidato nel 2006 Il Comune di Riomaggiore deve fare ancora i conti con appalti anomali e debiti fuori bilancio, derivanti da una gestione malata della cosa pubblica.

Data:
8 Febbraio 2022

Il Consiglio comunale di Riomaggiore approva il debito fuori bilancio di 151mila euro per un appalto affidato nel 2006

Il Consiglio comunale di Riomaggiore approva il debito fuori bilancio di 151mila euro per un appalto affidato nel 2006

Il Comune di Riomaggiore deve fare ancora i conti con appalti anomali e debiti fuori bilancio, derivanti da una gestione malata della cosa pubblica.

 

“Dopo il ‘dissesto’ e la restituzione di oltre ‘5 milioni di euro’ alla Regione (dilazione ancora in corso) speravamo di aver chiuso definitivamente una brutta pagina della storia del nostro Comune – dichiara la sindaca Pecunia – Invece, dopo quasi dieci anni di contenzioso, si conclude l’ennesima vicenda che vede il Comune di Riomaggiore a dover risarcire, questa volta, l’impresa Tecnologie Costruzioni Turco S.r.l. a cui furono affidati nel 2006 i lavori di realizzazione dell’ascensore tra Via Pecunia e Via De Gasperi.

L’appalto venne definito nel 2006 in assenza della fondamentale autorizzazione della Soprintendenza e con una copertura finanziaria insufficiente all’esecuzione di tutte le opere necessarie alla loro completa realizzazione.

Il parere negativo espresso poi dalla Soprintendenza aveva comportato importanti modifiche al progetto con conseguenti significative variazioni economiche, eppure l’appalto venne avventatamente affidato, pur nella consapevole forte carenza pecuniaria.

Le opere ancora necessarie vennero approvate sotto forma di variante solo nel 2009 e vennero finanziate con risorse regionali quando i lavori già appaltati erano stati prevalentemente eseguiti causando anomali ritardi. I lavori, che sarebbero dovuti durare 240 giorni, meno di un anno, erano ancora in corso ben tre anni dopo il loro inizio e videro la conclusione soltanto nel 2011.

I ritardi concretizzatisi in corrispondenza dell’appalto originario e ancor più quelli maturati con l’affidamento delle cosiddette ‘opere complementari’ non vennero mai colpevolmente contestati se non alla fine da parte della direzione lavori quando però era troppo tardi e nella consapevolezza che l’Impresa avrebbe registrato riserve e contestazioni” continua Pecunia.

 

Dal 2006 al 2010 non sono presenti atti o documentazioni che attestino criticità o riserve in merito alla costruzione e alle opere realizzate. Soltanto nel 2010 la ditta iniziò a sottoscrivere, in fase di avanzata esecuzione dei lavori, una serie di riserve. Nel 2011, in fase di chiusura lavori e collaudo, le ‘riserve arrivarono a superare i 2 milioni di euro’, portando a un inevitabile contenzioso tra le parti”.

 

L’ascensore entrerà in funzione solo nel 2018. “Quando ci siamo insediati – prosegue Pecunia – l’ascensore non era ancora funzionante in quanto privo delle necessarie certificazioni per la messa in esercizio. Furono fatti ulteriori investimenti per ottenere, nel 2017, l’autorizzazione conclusiva per il funzionamento”. Lo scorso 25 ottobre il Tribunale della Spezia ha pronunciato la sentenza, condannando il Comune di Riomaggiore a corrispondere una cifra pari a € 103.772,29, cui devono essere aggiunte le spese di lite che portano ad un esborso complessivo di € 151.894,09.

 

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale è stato approvato il debito fuori bilancio e tutta la documentazione sarà inviata alla Procura della Corte dei Conti, come previsto per legge. “Ci riteniamo comunque soddisfatti per la sentenza, per la poca incidenza sugli aspetti finanziari a fronte dell’originaria abnorme richiesta dell’Impresa Turco, ma molto amareggiati per l’ennesimo grave danno arrecato all’Ente e a tutta la comunità. Peraltro, sistemata la parte amministrativa, ci dovremo far carico di trovare le risorse per approntare una revisione completa dell’impianto ascensore che continua a presentare problemi di funzionamento. La cosa più spiacevole è infatti proprio questa: l’ascensore presenta da sempre criticità e a causa della mala-gestione dell’appalto per la sua costruzione, oggi siamo noi a dover comunque pagare risarcimenti, in questo caso alla ditta esecutrice, mentre continuiamo a subire disagi e a dover affrontare spese”.

Ultimo aggiornamento

8 Febbraio 2022, 11:27

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