Secondo incontro con gli operatori con Josep Ejarque: Il problema è l’overcrowding

DESTINATION MANAGEMENT PLAN Secondo incontro con gli operatori con Josep Ejarque: Il problema è l’overcrowding Si è svolto ieri presso il Castello di Riomaggiore il secondo incontro con gli operatori previsto dal Piano di gestione Turistica (Destination Management Plan) che la Sindaca Fabrizia Pecunia ha affidato a F Tourism & Marketing di Josep Ejarque per capire come definire uno sviluppo sostenibile e consapevole del turismo del Comune di Riomaggiore, e le strategie operative per la gestione dei flussi turistici.

Data:
22 Marzo 2024

Secondo incontro con gli operatori con Josep Ejarque: Il problema è l’overcrowding
DESTINATION MANAGEMENT PLAN

Secondo incontro con gli operatori

con Josep Ejarque:

Il problema è l’overcrowding

Si è svolto ieri presso il Castello di Riomaggiore il secondo incontro con gli operatori previsto dal Piano di gestione Turistica (Destination Management Plan) che la Sindaca Fabrizia Pecunia ha affidato a F Tourism & Marketing di Josep Ejarque per capire come definire uno sviluppo sostenibile e consapevole del turismo del Comune di Riomaggiore, e le strategie operative per la gestione dei flussi turistici.

 

A seguito de dei dati – che ha descritto il contesto attuale della capacità ricettiva di Riomaggiore, costituita da numeri di posti letto, tipologia di turisti, presenze, stagionalità e permanenza media – è stata indicata una situazione seria di sovraffollamento (overcrowding), ma non una condizione di eccessivo overtourism (ovvero il rapporto abitanti/turisti che dormono a Riomaggiore/Manarola). Considerando i dati, infatti, sugli arrivi e sulle presenze, si stima una media di due notti trascorse dai turisti nelle strutture ricettive della destinazione, che è un elemento con un visibile potenziale di aumento.

 

Se l’indice di pressione turistica a Riomaggiore – il dato che serve a quantificare la pressione aggiunta esercitata dalle presenze turistiche su un territorio – è del 72%, si rileva tuttavia che è una pressione maggiormente esercitata da turisti-visitatori (quelli che non pernottano nelle strutture di Riomaggiore e Manarola) che usufruiscono degli spazi del territorio: si fermano per una media di circa un’ora a Riomaggiore, mezz’ora a Manarola e poi ripartono, cioè veri turisti mordi e fuggi. Si tratta di turisti che dovrebbero essere gestiti rispetto alla capacità di carico dei due borghi, cioè il limite massimo di visite di una destinazione: dato che si ottiene mettendo in relazione fattori di correlazione fisici, ecologici e di gestione turistica (le ore di attività, i giorni di apertura) e la capacità di carico fisica, stabilita dagli spazi percorribili dei visitatori.

 

Le prime analisi indicano che il territorio riceve un carico giornaliero di visitatori molto elevato, considerato l’esiguità dello spazio esistente. Dal mese di marzo fine a ottobre, il periodo che rappresenta la stagione turistica per le Cinque Terre, il Comune di Riomaggiore può ricevere volumi di visitatori che possono andare da 7.000 fino a 13.000 al giorno.

 

“Siamo finalmente passati da sensazioni e percezioni a numeri concreti e reali del turismo a Riomaggiore. Sono proprio   numeri e l’attenta analisi della domanda/offerta turistica, dei flussi, del soggiorno medio che ci permetteranno di stabilire la capacità di carico della destinazione”- commenta Josep Ejarque.

 

Sarà questo il dato su cui impostare le prossime strategie e azioni di gestione e contenimento del flusso turistico e sarà presentato nel corso del prossimo incontro – dopo Pasqua – con tutta la cittadinanza per programmare un’azione partecipata che coinvolga tutta la comunità.

Commenta Fabrizia Pecunia al termine della riunione al Castello: “Questi nuovi dati ci confermano che è giusta la strada intrapresa dall’Amministrazione per pianificare uno sviluppo turistico più sostenibile, puntando su un’adeguata strategia operativa per la gestione degli accessi e  per la conduzione dei flussi, destagionalizzando e diversificando l’offerta. Sono molto orgogliosa della partecipazione di oggi da parte degli operatori e delle associazioni, ma sono ancora più convinta che tutta la cittadinanza sia chiamata a intervenire per condividere e fare proprie le azioni che seguiranno a questa analisi. Azioni che ci devono trovare un fronte convinto e unito, per preservare il patrimonio che è alla base della nostra ricchezza”.

Ultimo aggiornamento

22 Marzo 2024, 16:50

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